• LAVORAZIONE

  • METALLI

Un metodo innovativo e flessibile

Una delle caratteristiche vincenti di questa tecnologia è quella di lavorare sempre in condizioni ideali qualsiasi tipo di metallo: rame, ottone, alluminio, acciaio, materiale temprato, carburo di tungsteno e altri materiali conducibili come per esempio la grafite.

Elettroerosione a Tuffo

L'elettroerosione a tuffo riproduce in un pezzo metallico la forma di un utensile chiamato elettrodo. Gli stampi ad iniezione per i pezzi in plastica, gli stampi per pressofusione di zama ed alluminio sono lavorati molto spesso a tuffo con l’ausilio di elettrodi in rame o grafite. La forma data all'elettrodo è quella che avrà l'oggetto stampato con tolto il gap di lavorazione meccanica. Nella zona di lavorazione ogni scarica crea un cratere nel pezzo (asportazione di materiale) e un impatto sull' utensile (usura dell'utensile elettrodo). Non c'è mai un contatto meccanico tra l'elettrodo e il pezzo. L'elettrodo è molto spesso scomposto per la creazione di cavità difficili da ottenere mediante fresatura.


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Elettroerosione a Filo

Per gli stampi da plastica si realizzano i profili di chiusura stampo, le sedi dei carrelli, gli elettrodi in rame impiegati poi sull'elettroerosione a tuffo. È sempre piu utilizzata anche in meccanica generale di precisione.
L'elettroerosione a filo è diventata indispensabile nella produzione di stampi di tranciatura per termoformatura, stampi per l'industria alimentare, estrusori e trafile. Per la tranciatura si costruiscono portapunzoni, punzoni, premilamiera e matrici. Per lo stesso settore si producono pre-serie di particolari che si vogliono collaudare prima della costruzione dello stampo.



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